Il mio primo tracciato

Cosa tocca fare… Stai bello comodo in pancia di mamma, dormi felice, quando ecco ti aumentano i battiti, ti giri per capire che succede, tua mamma ti tontona e ti sprona a svegliarti, l’ostetrica ti affoga di chiacchiere, dall’atrio arrivano voci della gente in fila e pure i capricci di qualche bambino straviziato… a quel punto diventi cosciente di un paio di cinghie che stringono un po’, per non parlare di quel suono elettrico e martellante “PUM PUM PUTIPUM PUM” che non smette mai, lasciatemi andare a casa!!! Poi il bambino straviziato inizia una scena isterica che rischia di soffocarsi da solo, mamma avvisa “Guarda che se mi diventi così, ti caccio di casa”, il martellare elettronico continua e ti rendi conto che quello è IL TUO CUORE (però), finché l’ostetrica non dichiara il “tana libera tutti” e finalmente niente più cinghie né tristi pareti ospedaliere, si può tornare a casa. Urf…
Mamma mi ha spiegato che, se non mi sbrigo ad uscire, ci toccherà ‘sta tiritera ogni altro giorno. Argomento convincente, stavolta ci farò un pensiero.