Oggi sono andata all’Inps per chiedere un periodo di Maternità Facoltativa. Ho trovato la classica impiegata stronza e cafona, che mi ha fatto compilare in modo errato un campo dei documenti; per fortuna il tutto è stato corretto da un suo collega, quando poche ore dopo ho riconsegnato tutto. Per il momento ho deciso di avvalermi di 4 mesi, la Maternità durerà quindi fino a tutto Gennaio 2011.
Che trauma. Innanzitutto non sono più abituata al traffico urbano, e mi incazzo per un nonnulla. In secondo luogo non sono più abituata alle persone stronze e cafone (e disinformate), e vado in bestia anche con quelle. Infine la richiesta per la Facoltativa ha reso palese un fatto noto, al quale cercavo di non pensare: avendo goduto della Maternità Anticipata, con Ottobre sarà 1 anno che sono a casa dal lavoro. Riassumendo, i tre punti sopra esposti dimostrano che ormai sono una disadattata.
Visti i grami andazzi aziendali dell’ultimo anno, come posso sperare di cercare/trovare un nuovo lavoro se basta un sorpasso non del tutto in regola o una impiegata indisponente per farmi perdere le staffe? A forza di riposare prima del parto, e di vivere in perenne contatto con un neonato dopo il parto, ho perso del tutto l’allenamento alla vita reale. E’ vero che un neonato mette a dura prova la pazienza, l’intuito, l’iniziativa e la capacità di osservazione, ma certo si è molto più elastici e disponibili verso il proprio figlio che non verso una impiegata stronza.
Ma quale depressione post partum?, qua è il reinserimento nella vita reale che mi spinge alla depressione più nera. E’ per questo che ho chiesto solo 4 mesi di Facoltativa: non per godere in altro momento degli ulteriori 2 mesi spettanti, ma per poter rientrare nel mondo del lavoro in tempi ragionevoli, tornare ad allenarmi un po’ e tornare un po’ più idonea ed appetibile per un nuovo impiego. Che poi, in ditta mia non c’è neanche un vero lavoro che mi aspetta, niente niente ora del rientro non sapranno che farsene di me, ma insomma se non altro saranno solo 6 ore e nel frattempo potrò schiarirmi le idee. Perché è bellissimo sorridere e guardarsi negli occhi col proprio pargoletto, ma purtroppo la vita reale è un’altra cosa.

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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