Basta, non mi interessa che fanno di me, ma a casa mia o dai nonni devo esercitarmi, tonificarmi, allenarmi, non c’è tempo da perdere! In piedi, seduto, allungato a gattoni, seduto, in piedi; mi concedo di giocare solo quando me lo merito, cioé dopo essere rimasto in piedi a lungo e magari aver mosso qualche passettino. Viva i divani, bellissimo il mobile tv di mamma e papà, comode le sbarre del lettino.
Oltre all’allenamento di prassi, devo addestrare i nonni – in queste settimane resto da loro quasi 12 ore al giorno!, le occasioni non mancano. Il nonno risponde ottimamente: mi prende in braccio a comando, si muove e si inventa buffonerie per farmi ridere, mi capisce molto bene ed obbedisce subito ai miei ordini. La nonna invece è meno malleabile: non mi ingozza come un tacchino anche se piango e vorrei mangiare fino a vomitare, non mi lascia mettermi il pollice in bocca finché mangio, e se mi vede assonnato mi lascia addormentare da solo in lettino invece che tenermi in braccio. Donne!, fan sempre quel che vogliono loro – papà ha ragione da vendere.
Certo però che dai nonni è uno spasso, perché oltre alla servitù ci sono animali, piante, odori… a volte, invece di uscire in passeggino i nonni mi portano a spasso per il giardino di casa, mi tengono in braccio e mi lasciano osservare le cose, me le spiegano – una meraviglia, altro che il monotono appartamento dei miei vecchi. E poi che trattamento, che attenzioni, questa si che è vita. Nonni, quando viene sera non portatemi a casa da mamma e papà, voglio restare per sempre qui con voi!

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa