Il pupo ha quasi un anno, e per un impegno di lavoro che mi porta lontano lo lasciamo una notte dai nonni, la sua prima notte fuori casa e la mia prima notte lontana dai suoi piedini – sigh. Quando ritorno dalla trasferta il papero ha iniziato a camminare da solo, senza neanche un dito di supporto: semplicemente, ogni tanto molla la presa di chi lo sta accompagnando e trotterella felice da solo. A me che non lo vedo da due giorni sembra già grandissimo, con un’espressione seria furbetta ed autocosciente come se avesse già cinque anni.
Con tutto che all’inizio sembrava avrebbe camminato prestissimo, visto quanto amava tirarsi sù sulle gambine già da piccolo piccolo; e invece dopo aver imparato a gattonare – abbastanza tardi, rispetto agli altri bambini – per un periodo sembrava essersi dimenticato della possibilità bipede, tutto felice di godersi la sua nuova indipendenza quadrupede. Poi ieri per la prima volta cammina da solo… Sembra già lanciato verso l’indipendenza: come mamma da una parte sono molto fiera, dall’altra già mi manca – mai contente, ‘ste mamme.
Unica nota dolente: il papero non è stato preso al Nido, siamo in lista d’attesa. Col carattere zingaresco e sociale che ha, mi spiace moltissimo perché gli sarebbe piaciuto; e ci tocca “augurare” disgrazie ai bambini prima di noi, nella speranza di un ripescaggio – brutto da dire, ma è la nuda verità-di-pancia. Comunque se ne riparlerà questo inverno; nel frattempo si prestano i nonni, che da fine Giugno lavoreranno a tempo pieno visto che riprenderò le otto ore. Per parafrasare il Puffo Quattrocchi: IO ODIO IL PRINCIPIO DI REALTA’!

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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