Mio marito dice che non voglio più bene al pupo, perché non aggiorno più il suo blog. Eh già, perché in fondo una mamma deve solo svegliarsi all’alba, nutrire la creatura, portarla dai nonni, andare al lavoro, ingurgitare il pranzo in mezz’ora, lavorare ancora, andare a far la spesa, recuperare il pupo e portarlo a casa, cenare il pupo (e cenare coi suoi avanzi), intrattenerlo/stancarlo finché non torna il babbo o finché non è ora di metterlo a nanna, infine addormentarlo o mettere a posto la casa a seconda dei turni. A quel punto della sera, che di solito sono le 22:30 o giù di lì, secondo papà una mamma dovrebbe essere scoppiettante di idee da immortalare in un blog. Sarà che papà lo trova sempre il tempo di leggere le notizie in Internet e darsi alla cultura, gli uomini hanno quella tecnica raffinatissima di scomparire all’improvviso e li ritrovi in cesso ore dopo, con le gambe indolenzite dal water e, loro sì, la testa scoppiettante di idee e nozioni fornite dal ritiro gastro-spirituale. Mamma invece è scema, alle 22:30 si concede giusto questi dieci minuti di meditazione alla va-come-va, poi doccia (i papà fan la doccia al mattino, mentre mamma bada al pupo) e finalmente letto, venti minuti di letture – le tanto agognate! – poi nanne da encefalogramma piatto.
Ma che si usa per reggere questi ritmi di vita avvilente? Mesi fa usavo la cardio-aspirina, che però sarebbe meglio evitare quindi ho ripiegato sull’Omega3, e sulla meditazione fai-da-te. Qualche droga bisogna pure usarla, per sopravvivere. Mio marito sta iniziando con World of Warcraft, essenzialmente perché non ha voglia di estrarre la PS2 dal cassetto e collegare i cavi alla TV; e poi lui tanto ha l’iPad.
Ma a proposito di droghe, il patatino ormai è una meraviglia. Cammina e trottola ovunque, svuota stipetti, adora allungarsi per acchiappare oggetti in alto, chiacchiera volentieri con mitraglie di sillabe incomprensibili (un ba-ba-bababa-ba che a volte sembra uno scatman), capisce parole e reagisce di conseguenza… che quotidiana avventura! I nonni lo adorano, e lui sfrutta il nonno come mezzo di locomozione personale. Sa farsi capire ed è già molto volitivo – sa bene cosa vuole: a che gli serve imparare a parlare?
E’ lui la droga dei nonni. Della nonna, più che altro, visto che il nonno ha il pupo sempre addosso – o sempre attorno finché cura l’orto o il prato – e quando riesce a sbolognarlo tira un sospiro di sollievo. La nonna lo ingozza di cibo, a costo di inseguirlo mentre gioca per la stanza (lo sa che è sbagliato eppure lo fa lo stesso), e lo vorrebbe cicciobomba come li vedi nelle pubblicità; al tempo stesso lo trova bellissimo così com’è, cioé molto più magro di quelli alla TV – ah le nonne! La nonna continua a chiedere di lasciarlo a dormire da loro più spesso, “così riposate” è la scusa ufficiale, ed effettivamente mercoledi scorso ho ceduto, io avevo la riunione per l’inserimento al Nido mentre papà al solito finisce tardi col lavoro, ma che vuota poi la casa senza il patatino! Credo che d’ora in poi lo lascerò a dormire fuori con maggiore parsimonia, è stato triste esser svegliati dalla sveglia e non dai suoi “Ah? Eh?” di simpatia alle 6 del mattino. Mai più senza patatino!

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa