In questi giorni di vita un po’ grama, in quei pochi minuti che mi restano per il pensiero originale meditavo questo decalogo:
1. io sono papà, e ce la posso fare.
2. non avrò altro fulcro di vita all’infuori del mio piccolo. Nel conto però non va incluso il tempo dedicato a computer, iPad, iPhone, Kindle, e a stare chiuso in bagno a fare la cacca leggendo notizie su Google Reader, o Topolino, o cercando online app gratuite per bambini. Inoltre avrei anche una vita sentimentale con mia moglie, quando riusciamo a vederci e parlarci per più di dieci minuti consecutivi.
3. il piccolo non dovrà mai chiamare suo papà invano. Visto che durante la settimana ci sono poco, durante il week-end papà sarà il suo zerbino, il suo mezzo di trasporto, il suo pelouche consolatore, il suo maggiordomo addormentatore, tutto.
4. devo cercare di non lavorare nel week-end, o pupo e moglie potrebbero aversene a male, ed io potrei fare una morte giapponese da superlavoro (karoshi!) se continuo così.
5. devo sentire i miei ogni tanto, e non scomparire per settimane e poi farmi vivo solo per scroccare un pasto di carnazza ai ferri. In fondo mi tengono il pupo ogni pomeriggio, o il giorno intero se è malato, ed a volte lo tengono pure a dormire; poi finisce che mia mamma fa una testa così a mia moglie, e mia moglie è paziente ma quando s’incazza meglio non tornare a casa.
6. guai a mettere a posto in casa. Se prendo l’ultimo biscotto dalla confezione, la confezione vuota va abbandonata in cima al tavolo; se mi cambio, i vestiti sporchi vanno lasciati in cima alla sedia della camera finché l’accumulo non diventa alto come me; se sto via per lavoro, l’iPad deve avere batteria bassa così si spegne durante l’uso e il pupetto ha una crisi isterica per il dispiacere. Ultimamente sono troppo assente da casa, se non semino qualche traccia ingombrante del mio passaggio finisce che i due amanti nani si dimenticano di me.
7. mio figlio è più importante degli sms del mio capo – per quanto spassosi.
8. quando mi chiudo in bagno a fare la cacca, meglio non starci oltre 20 minuti o la belva nana là fuori sfonda la porta e viene a prendermi con le unghie.
9. non devo dire falsa testimonianza: i figli degli altri son simpatici carini e tutto quanto, ma mio figlio è senz’altro IL PIU’ BELLOOOOOOOOOOO!
10. i giochi del pupo sono suoi, non devo attaccarmici e giocarci io smettendo di badare a lui. Però la pianolina è davvero una figata, mi son pure scaricato lo spartito di “Guerre Stellari”…

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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