Goghligoghligoghli

Beh i miei vecchi non si possono lamentare: son simpatico, vivace, creativo, chiacchierone e socievole. In questi giorni sto sperimentando adorabili faccette furbette che neanche Shirley Temple. Al Nido pedino i miei compagni di classe maschi (solo i non-violenti, son mica scemo), al parco socializzo con gli altri pupetti, li imito ed a modo mio ci gioco assieme. Insomma ormai sono un bambino grande, ho una vita degli amici cose da fare, manca solo qualche centimetro e potrò pure andare in bicicletta.
Quindi non so perché i miei vecchi si lamentino. Vabbé, tiro fuori tutti i giochi del mondo e poi li lascio in giro per casa, e non collaboro a mettere a posto prima di andare a nanna: ma è perché non me lo chiedono nel modo giusto. Ultimamente mangio prevalentemente in piedi invece che starmene seduto e composto, ma d’altra parte già faccio il bravo al Nido, se poi faccio il bravo anche casa non è diseducativo per nonni e genitori?, che van sempre tenuti sulle spine. Nonna si lamenta che non parlo, ma COSA DICE?! che in realtà non taccio mai: la mattina mentre andiamo al Nido faccio a mamma la telecronaca di quel che vedo fuori dal finestrino (“Goghligoghligoghli, buccica buccica”), di pomeriggio quando esco in orto col nonno non taccio un momento (“BiaBiaBiaBiaBia!”), al Nido ho una fitta vita privata coi miei amichetti (“Eeeeeeeh Aaaaaaaah!”), per non menzionare la sera quando subisso di chiacchiere mamma e papà (“Mamma!, Papà!, Papi!, Papi!, Mamma!, Tà!”). D’altra parte, col ricco vocabolario che mi ritrovo, come potrei tacere? Ormai conosco a memoria tutti i miei libretti, conosco le parti del corpo gli animali la frutta la verdura i mezzi di trasporto, so pure qualche verbo; e last but not least, uso l’iPad da solo – riconosco le icone, uso le applicazioni che voglio e le chiudo quando son stufo. Mamma può essere fiera di me: alla visita pediatrica del secondo anno farò senz’altro un figurone.