Nonno makes the world go round

Son proprio soddisfazioni fare il papà. Tipo, quando tuo figlio si sveglia e la sua prima parola è: “Nonno!”. O quando la creatura vede un aereo nel cielo, punta il dito e grida estasiato:”Nonno!” (si amore, gli aerei li ha inventati il nonno). O quando la sera gli leggi il libro sui trattori – che scelta originale, anche stasera trattori, questo libro non lo leggiamo mai – lui punta il dito sul mietitrebbia e chiama:”Nonno!” (certo amore, il nonno guida il trattore il mietitrebbia e dovresti vedere quant’è bravo con le gru).
Voglio dire, quando sei un papà hai un ruolo centrale, ed il tuo comportamento ha un impatto determinante sullo sviluppo psicologico della creatura; sempre se quest’ultima scende dalle braccia del nonno.
Credo che il monologo interiore di mio figlio suoni più o meno così: il nonno sa andare in bicicletta; il nonno guida il camion della spazzatura; il nonno posssiede il decespugliatore più deliziosamente puzzolente del circondario, ed a volte posso stare in braccio a lui finché lo usa, e da lassù lo uso anche io, dopodiché vado in giro per ore anch’io con un decespugliatore immaginario; dov’è il nonno?; il nonno ha dei bellissimi guanti da lavoro, da grande li avrò anche io; il nonno sa seminare e mi ha insegnato come si fa; il nonno mi vuole bene ed io sono il suo padrone; il nonno ha inventato la corrente elettrica, il sistema idrico, la ruota ed i mattoni; questo esemplare umano che cammina per strada è un non-nonno; guarda è arrivata la mamma, che palle fra un po’ tocca tornare a casa; chi è ‘sto qua?, ah è papà.
Son soddisfazioni!