Il buon proposito per l’anno nuovo

Infine eccoci qua, la sera prima di tornare al lavoro. Mio marito spera in un malore improvviso – che chiaramente non verrà – per potersi prendere qualche giorno di mutua; io provo goffamente ad affilare le armi e a farmi coraggio, scrivendo.
Non aiuta il fatto che siano state ottime ferie: tutti d’umore algido, coccole e sdolcinatezze, col pupo che di punto in bianco compone frasi intere, coniuga i verbi – persona, tempo verbale – e insomma fa discorsi, pensa ragiona nota notifica, un vero spasso. Con che coraggio domani lascerò il tenero pupetto dai nonni, e tornerò a chiudermi in quell’ufficio odioso, dove i problemi lasciati prima di Natale saranno là, identici, ad attendermi a inizio 2013?
Altro che Taichi o ragionamenti serali col marito, qua ci vorrebbe un bel corso di formazione tipo:”Trasforma il tuo capo sfruttatore in un agnellino” o “Come sopravvivere agli stronzidioti” o ancora “Gestisci la rabbia e sfrutta quei coglioni a tuo vantaggio”. Aiuta un pochino il mio buon proposito per il 2013, un rigurgito di autostima che mi ha invasa spontaneo durante le ferie: io merito un lavoro migliore, ed anche se l’Italia è in crisi la vita continua, questo nuovo anno dovrò trascorrerlo a cercarmi un nuovo lavoro. Un rigurgito simile l’avevo avuto anni fa, quando avevo conosciuto mio marito (“Io merito un ragazzo così”), e visti gli esiti positivi perché non seguire questa nuova spinta? Certo sarà dura conciliare lavoro nuovo con prossimità geografica alla scuola del pargolo (principale bonus del lavoro attuale), ma insomma un problema alla volta, ci penseremo quando verrà l’occasione.
Nel frattempo comunque devo trovare qualche strategia di difesa: primo perché un lavoro nuovo non lo si trova domani, tanto meno di questi tempi, e secondo perché di stronzidioti è pieno il mondo. In fondo si può dire, come va di moda oggi (e tappandosi il naso), che questa sia ‘un’opportunità di crescita’: saper trattare con gli stronzidioti è pur sempre una capacità autorevole, da mettere a curriculum. Quindi incazzarsi di meno e ragionare di più, sarà questo il motto 2013.