Lo capisci dalle piccole cose: tuo figlio è un genio. Ultimamente quando c’è da farsi l’aerosol – quindi ogni pomeriggio di tutti i santi giorni, da inizio Autunno a fine Primavera – lo youtubenauta è diventato molto esigente: falciatrici per ore ma solo quelle di marca Krone, centrali idroelettriche ed animazioni 3D sul funzionamento delle turbine Pelton, tornei di motosega, e un documentario scientifico e dettagliatissimo sulla vita dei castori. Ormai la Pimpa è diventata una rarità, il Gatto Nero un amarcord d’infanzia.
Sarà merito del babbo, che è stato dotato dalla mamma di seggiolino auto proprio: ora almeno una volta alla settimana sono io che accompagno il pupo al Nido, e vado a prenderlo la sera dai nonni. Che gusto la mattina, mamma dice “Andiamo a scuola” e lui protesta “Con papà!”. Che con la mia auto possiamo tenere il seggiolino al centro, e c’è una vista panoramica meglio di Google Earth. E i risultati si vedono: una curiosità instancabile, tutto suo padre. Non a caso ha iniziato un rapporto compulsivo con “Il libro dei mestieri” di Scarry: se lo farebbe leggere e rileggere trecento volte di fila, e in assenza di lettori se lo sfoglia e commenta da solo.
E che dire della musica? Ha imparato a soffiare nella tromba giocattolo, tenendo le labbra nella posizione corretta. Con l’aerosol a volte chiede video di trombe e fiati, e ha una gran passione per la tuba – lo strumento suonato nell’amato libro illustrato “I lupi che escono dai muri”. Chiama le arachidi salt peanuts da quando ha sentito l’omonimo brano, e mamma in macchina ha sospeso Nick Drake per passare a “Jazz at Massey Hall”, che non sembra spiacergli.
Se con queste premesse mi finirà fan di Ben Ten ed appassionato di ritornelli insulsi da mini-club, lo disconosco.

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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