Oooooh finalmente son finite le vacanze, che ha fatto pure un tempo schifo: finalmente ritorno da Marco e Mirco, i gemelli, i miei compagni di classe preferiti. E poi domani ritroverò anche Giuseppe Cestaro – un giorno riuscirò a capire perché lo chiamano tutti per nome e cognome – e quel manesco di Matteo, e Daria, e gli altri. Fortuna che i gemelli l’anno prossimo verranno alla mia stessa scuola, altrimenti sai che palle! E fortuna che ‘ste vacanze di Pasqua son finite, pochi giorni ma trascorsi lontani da scuola, non passavano più.
Queste mattine ho torturato i vecchi svegliandomi sul presto, e mettendomi a sussurrar loro all’orecchio tipo fantasma:”La scuola è apertaaaaaa, io vado a scuolaaaaaa…”. Devono aver fatto due più due, perché stasera mi han portato a casa di Matilde: i quattro genitori cenavano e conversavano come dei veri milord (quanto se la tirano, con quell’aria da “noi siamo adulti”), mentre io e Matilde ne facevamo di tutti i colori, che poi basta un gioco qualsiasi e la voglia di fare i matti per divertirsi, mica ci serve la Wii a noi. A casa di Matilde ci sono un sacco di giochi che non ho, ma specialmente c’è Matilde, e c’è il letto a castello di Matilde – mamma ha dovuto usare il coltello da cozze per staccarmi dalla scaletta. Incidentalmente c’era anche il fratellino di Matilde, una di quelle cosine che si chiamano bebè, fan versi strani e non capisco mica che animali siano, son curiosi ma stufano presto, eh.
Insomma domani si torna a scuola, ed era proprio ora perché vabbé mamma e papà, son simpatici affettuosi tutto quello che vuoi, ma Marco e Mirco sono un’altra cosa.

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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