Ma perché nessuno si fa i fatti suoi? E’ Maggio, piove o diluvia o tempesta tre giorni si ed uno no, tocca andare in giro in maniche lunghe ma basta un filo di sole e già viene un caldo rospo, al Nido ci ammaliamo come d’inverno perché usciamo poco, e poi mi stressano quando passo il pomeriggio in orto dal nonno! Ma scherziamo??? Che si facciano loro l’aerosol, che si mangino loro la merenda, che si bevano loro l’acqua, io devo cogliere l’attimo: vai di tagliaerba, vai di decespugliatore, vai di tosasiepi. Che con tutta ‘sta pioggia l’erba cresce in fretta.
Per fortuna almeno il nonno mi capisce, e mi lascia fare quello che voglio. Taglio taglio taglio, corro avanti indietro e ancora avanti e di nuovo indietro, decespuglio qua, sfrondo là, ammazza se è dura fare il contadino, e chi ha il tempo di mangiare? Tanto più che quando torno da scuola crollo spesso addormentato, e di ore utili nel pomeriggio non ne restano poi tante, sempre se non piove fra l’altro. Pioggia maledetta! Beh almeno l’altra nonna mi ha comprato un ombrellino tutto mio – bello! – così se piove nel wend posso uscire lo stesso, almeno in città non c’è la scusa del fango.
Poi la sera son stanchino, lo ammetto, magari anche un po’ isterico (avrò preso dal babbo) o garrulo (avrò preso dalla mamma), a volte salto la cena e voglio solo il divano ed un cartone animato (avrò preso dal babbo), altre volte se mi riposo con la mamma mi ripiglio, insomma ogni sera è un’opera a finale aperto. Però, mi chiedo, come fanno a non vederla? Tutta questa erba da tagliare: in giardino dal nonno, lungo le strade, nel giardino di scuola, nel giardino condominiale, in salotto e in corridoio a casa. BISOGNA tagliarla. L’erba, i fiori, tutto. BISOGNA.

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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