furibondoSono stato impeccabile. Ho dato tempo al tempo, ho dato fiducia, mi sono mimetizzato con la tappezzeria. L’anno scorso andavo a scuola, mi piaceva molto, adoravo le maestre, quest’anno la scuola è diversa ma non importa, mi fido di mamma e poi se anche Marco e Mirco sono qua, è giusto che ci sia anch’io.
Ma analizziamo i fatti:
1) Mirco non è neanche in classe mia, ho dovuto attaccarmi come una cozza al solo Marco.
2) ci sono bambini OVUNQUE.
3) la mattina mamma non può mollarmi nella mia splendida aula deserta, ma devo stare con la bolgia infernale e aspettare che la maestra ci porti in classe. IO SCHIACCIO TUTTI. A casa il mio gioco preferito è diventato passare per ore lo schiacciasassi sul tappeto di casa, fatalità.
4) c’è un casino assoluto. Tizi che corrono e ti travolgono, nani urlanti, ma da dove arrivano tutti questi incivili??! Noi ex del Nido siamo sconvolti e atterriti. Con me quest’anno sono entrati un sacco di pupi nuovi, ora che le maestre prendono il controllo saremo già laureati.
5) una mattina ero così furibondo che mamma mi mollasse in quell’infermo, che ho pure menato la maestra e dato calci alla porta, insomma mi son fatto sentire eh.
6) unica pausa di pace: l’altro giorno i miei compagni di classe sono usciti assieme per fare religione, ed io son rimasto in classe con la maestra tutta per me, i libri tutti per me, ah ragazzi questa sì che è vita!
Poi però oggi, mamma era venuta a prendermi dopo pranzo, e ho visto tutti quei bambini in fila pronti ad uscire in giardino, loro si fermavano a scuola a divertirsi e dormire mentre io tornavo a casa con mamma, insomma m’è salita un’invidia, un livore… Urlando e scalciando ho fatto notare a mamma questa ingiustizia, e mamma ha spergiurato che settimana prossima posso dormire anche io a scuola; poi mi ha trascinato via come un sacco di patate, non capisco perché.