Il bambino è partito ieri mattina per il mare, assieme al nonno e la zia (la nonna non poteva). Da allora abbiamo fatto:
– una mattina di shopping selvaggio: frutta e verdura al mercato, caffettino al bar, una felpa per la piccola, libri libri libri, e trovato borsello nuovo per me (regalo di comple molto tardivo da parte della mogliettina). Pranzo con galletto allo spiedo e patatine.
– sesso!
– letto un libro in un giorno
– visti due film (Frozen cacca-pupù, Godzillone)
– bel giro in bicicletta per la campagna
– mia moglie ha tradotto parecchio e stirato il mondo
– io ho variamente cazzeggiato fra bagno e computer
Da domani riprende il lavoro, ma queste sere non me le ruberà nessuno. Potrei mettere in ordine quella quintalata di corrsipondenza arretrata che prende polvere in cima alla stampante, e che rischia di sfondare quest’ultima. Potrei sistemare i vestiti ammonticchiati sulla mia sedia dai tempi del Cambriano. Potrei rimettere in sesto il mio vecchio blog, per dare un senso al fatto che pago ancora oggi per quel dominio inutile. Potrei profondermi in attenzioni verso mia moglie – miao! Potrei chiamare mia mamma. Potrei leggere la Bibbia.
Oppure potrei ciondolare in divano guardando filmetti americani di zerie Z (Sharknado!), o passare le notti al computer a scaricare application inutili.
Viva la libertà!

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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