un genitore non molla maiMamma contro dito: vince il dito! 🙁
Com’è dura questa ripresa della scuola, questa immersione nel mondo reale e nel palinsesto didattico previsto da Regione / Provincia / Distretto ecc. La settimana scolastica sembra una parentesi inutile che separa la lezione di palestra (lunedi) da quella di musica (venerdi). I giorni di mezzo vengono riassunti dall’eterno dejà vu:
Allora, come è andata oggi a scuola?
Bene.
E cosa avete fatto di bello?
Niente.
E poi quel dito maledetto. Quasi dimenticato nel corso dell’estate, tenuto solo per favorire il pisolo del pomeriggio, ora è tornato ad essere una star: un succedaneo della cannabis sempre pronto all’uso. Torna la mattina appena sveglio, la sera davanti alla TV, mentre si rilassa sul vasino. “Se ti vedo col dito in bocca, stasera niente Peppa!” tuono io; ma sarei anche stufa di questo ruolo da gendarme nazista, mi toglie le forze e tanto ottiene poco. Forse l’atteggiamento minatorio è servito solo a far comprendere i suoi doveri al nonno, ora meno permissivo col nipotino preferito; quest’ultimo, deduco solo ora e a posteriori, deve aver trascorso parecchi pomeriggi col nonno a ciucciarsi il dito quanto gli pareva.
Mentre mi spendo lo stipendio in garze ed ogni sera gli fascio pazientemente le mani, con tutto che di notte è bravissimo e non si ciuccia il pollice neanche per sbaglio, mi dico che sarà così fino all’anno prossimo, cioé finché non smetterà di dormire il pomeriggio. A quel punto potremo togliere l’unica occasione ufficiale e tollerata per l’uso del dito, e spero che finalmente ne rimuova il ricordo e l’abitudine.
Nel frattempo cerco di trovargli alternative di vita interessanti, tipo la piscina del martedi che gli piace tanto. Ora vediamo se fargli iniziare anche il corso di ‘ginnastica’ al giovedì, con la sua ex maestra di palestra dell’anno scorso e con parecchi suoi compagni di classe (succedanei del fratello/sorella che continua a cercare). Lui è sempre operoso, non vuol mai star fermo ed è davvero difficile farlo concentrare su attività puramente intellettuali, tipo disegnare o anche solo fare giochi da seduto; e in questi mesi perfino leggere è diventata un’attività non tanto amata né cercata. Chissà se al corso di ginnastica insegnano anche a stare fermi?