Ahi ahi ahi, che botte. Non capisco, ero tanto bravo forte prestante, ma negli ultimi giorni non faccio che sfracellarmi a terra, prendere botte in testa, cadere da dove mi arrampico, una mattina sono pure volato dal seggiolone che ho svegliato tutto il condominio col tonfo della mia craniata. Per carità, è anche vero che uso il seggiolone – la mitica sedia della Stokke! – come surrogato di scaletta, e sono più lassù che a terra; ma una volta ero più bravo, mentre in questi giorni mi spiattello da niente e non capisco perché. Comunque, che vada al diavolo mamma quando mi tira giù da in cima al seggiolone e non mi lascia giocare sull’acquaio mentre lava i piatti: arrampicarsi è un diritto, e se continua ad opporsi la denuncio al Telefono Azzurro.
Fra l’altro, anche mamma è messa mica tanto meglio di me: lascia la borsa in giro, anche lei si prende botte da niente, dimentica cose fondamentali – è un miracolo che non abbia mai dimenticato ME – insomma io e lei sembriamo davvero “Scemo e più scemo”.
Mamma afferma che ho la spavaldite, che a forza di andare al Nido e vedere gli altri bambini faccio lo spavaldo e dimentico la prudenza. Ma secondo me è effetto della Primavera, perché di botto è venuto il caldo e al Nido han cominciato a farci uscire; esco anche nel pomeriggio col nonno, fuori c’è profumo di fiorellini e le giornate son più lunghe, insomma ne stiamo vedendo la fine di ‘sto Inverno – anche del mio naso colante, spero.
Papà invece non fa testo, è esaurito dal lavoro ed ormai ogni settimana sta via una o due sere, quelle sere che mamma fa finta di niente ma fatalità a fine pasto si mette a lavare i piatti, e non mette più nient’altro sul fuoco. Che ormai mamma è troppo scaltra per chiudere la porta a chiave finché son sveglio, eppure se chiama papà col viva voce qualcosa di strano lo intuisco lo stesso, porco panda! Beh che il babbo vada pure dove vuole, tanto io ho il nonno, e il mio pupotto Paolino, e i miei compagni di classe, ed è pura coincidenza se trivello le orecchie a mamma tutta la sera coi miei “Papà, papiiiii, papà…”.