Ah… e così, il mio tigrotto diventa grande. Evoluto. Arguto. Quadriocchiuto.
Un esempio. Sera, dopo cena mamma va in salotto a cercare il pupo: “Vieni a lavarti i denti!”. Il pupo sta fingendo di essere un leone che si mangia il nonno, perciò il nonno astutamente lo blandisce “Eh si, i leoni hanno sempre i denti ben puliti!”, ma quello ribatte “Eh no, i leoni non hanno lo spazzolino!”.
Con i suoi occhialetti arancio sembra proprio un piccolo Harry Potter, uno che le combina ma senza dirtele. Gli occhiali li porta da un mese e passa, ha un forte astigmatismo – è tutto suo papà! La teoria medica corrente (o la moda?, tocca fidarsi) è che se si insegna all’occhio a vedere benebenebene prima dei sei anni, anche da grande per vedere benebenebene ci vorranno gli occhiali, ma almeno l’ormai adulto ci vedrà; senza la correzione ante-6-anni, invece, l’adulto per quanto occhialuto non riuscirà mai più a vederci bene. Il che spiega perché quando guido e guardo mediamente lontano, scambio tronchi per cavalli o cartacce per gattini.
Poi sarà la mamma canterina e portata a modificare i testi delle canzoni (inascoltabile, sopportarla è la prova che la amo davvero!), o sarà il nonno materno che inchioda il pupo ai libri per ore, o saranno le filastrocche di Rodari che ultimamente gli leggiamo prima di dormire, fatto sta che stasera a cena ha fatto la sua prima rima: furbacchiòn / gattòn, sul testo distorto di una canzoncina cantata spesso a scuola, e che ormai conosciamo anche noi. Sniff sniff, è il mio bambino…
Col cibo poi è un gran gourmet. Si lancia sui crauti ogni volta che vengono serviti (in questi giorni non ne mancano!); adora il salmone affumicato o il salmone crudo con la wasabi; chiede gli spinaci a gran voce, e se li sbafa contento anche se abbondantemente conditi d’aglio (se lo sapesse la Pimpa…); apprezza le patate col formaggio (Asiago, Piave, stracchino) come un vero contadino; adora le uova, tanto che le mangia volentieri perfino alla coque, o all’occhio di bue (si diverte a tirar sù il rosso col pane). Ultimamente a inizio pasto la sua frase ricorrente è: cosa c’è per secondo?
E infine è tenero, giocherellone, scherzoso… Si compra la mamma con frasi tipo “Sei carina e profumata!”, e me mi compra con molto meno perché, che ci posso fare, sono un papà: esonerato da cervello e preoccupazioni – roba da mamme – io sono stato creato per intrattenere il pupo. Quindi non mi insospettisco se la filastrocca della buonanotte, la sua preferita prima di spegnere la luce, è “Il paese dei bugiardi”:
non chiamavano col suo nome nemmeno la cicoria
la bugia era obbligatoria
Papà cosa vuol dire ‘obbligatoria’?

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa