L’unico sano / è il Nano

dinosaur crash test“E un’altra teoria cosa dice?”, chiede La Belva di punto in bianco; magari la sera finché si fa mettere il pigiama, o durante il pranzo, o a qualsiasi ora in generale. Si riferisce alle varie teorie circa l’estinzione dei dinosauri, un argomento che adora e che inizia puntualmente con questa domanda. Dei dinosauri al momento gli interessa poco, ma ‘sta cosa dell’estinzione lo prende tantissimo.
“Un’altra teoria dice che ci fu un’intensa attività vulcanica”, rispondo di solito io, il boccalone, “il cielo fu oscurato dalla polvere, e la terra diventò così fredda che tutti i dinosauri morirono di freddo.””E un’altra teoria cosa dice?”, torna alla carica quello.
“Un’altra teoria dice che la terra era diventata troppo calda, nascevano solo dinosauri femmina e così si sono estinti tutti.”
“E un’altra teoria cosa dice?”.
“Poi c’è quella teoria che dice, che siccome i bambini di dinosauro facevano troppe domande, i dinosauroni se li sono mangiati e a quel punto si sono estinti.”
“Eh eh eh”, il Nano coglie il riferimento e lo apprezza. Ne approfitto e propongo un diversivo: “Vuoi che guardiamo un po’ di Krakatoa? O come si produce l’Asiago DOP? O i Cercatori d’Oro?”. Il Nano infatti se ne strafrega dei cartoni animati, e passerebbe ore davanti ai documentari di ogni genere; almeno finché guarda quelli, tace. Purtroppo però, anche in divano davanti alla tv (o per meglio dire: YouTube visto alla tv) bisogna impegnarsi perché dopo lui interroga. “Come si fa il formaggio DOP?”, ti chiede a bruciapelo magari a colazione; “Si prende la cacca…” provo a svicolare io, ma “NO!” corregge lui, “si prende il latte della sera prima…”, e avanti. In questi casi io e mia moglie ci guardiamo, pensando a quanto eravamo imbambolati noi a questa stessa età: invece eccolo qua il Nano, neanche 4 anni e sa già cos’è la digestione, la nube piroclastica e il caglio. Che bambini grandi.
Neanche l’influenza portata a casa da mamma lo abbatte. Mia moglie passa tre giorni sempre a letto, io mi becco la-tosse-della-morte e non riesco più ad alzarmi dal divano, e ‘st’altro invece si accascia un po’ finché fa effetto la supposta, poi riparte e accende il motosega “Ora taglio il letto!”, cavandosela con un giorno di febbre. Per fortuna poi è arrivato il nonno a portarselo via, o l’avremmo strangolato e ci saremmo estinti, come i dinosauri.
Abituato a sentirlo cantare “La Montanara” o l’inno degli Alpini, il nonno la sera ce lo riporta chiedendoci, ma che nuova canzone ha imparato? E allora tu sospiri, e gli spieghi che la puntata di Ulisse “La furia dei vulcani”, che in famiglia ormai conosciamo a memoria, accompagna l’esplosione del Krakatoa con un motivetto pomposo che al pupo piace moltissimo; ce l’ha fatto cantare per giorni finché non l’ha imparato anche lui. E’ la Sinfonia del Nuovo Mondo di Dvorak, spieghi. Il nonno, ex operaio ed attuale contadino, non ha idea di cosa dici ma se son cose che piacciono al pupo, son belle di certo.
Per fortuna ogni tanto fa i capricci, e ti consoli che in fondo hai un bambino normale. Con me spesso via per lavoro e mia moglie un po’ desperate working-woman, fa piacere che almeno un membro della famiglia sia in forma, spassoso e sempre curioso di scoprire cose nuove.