Ci deve essere un profondo qui-pro-quo. Ho mai detto che volevo diventare grande? Mi avete forse visto affrontare la bici coi pedali? Non ho MAI espresso il desiderio di diventare un medio a scuola, vi sfido a trovare una mia mail dove menzionavo la cosa.
Ma qua continuano a chiedermi di essere grande: e niente capricci, e basta col dito, e risolvi questa equazione differenziale… Ma per chi mi han preso? Ho quattro anni, QUATTRO, 4. Mi vedete? Sono alto come un pinguino, vorrà pur dire qualcosa. I pinguini sono simpatici ma non mi sembrano portati per il disegno artistico, né esempi di dizione impeccabile.
La mamma, il babbo, i nonni di qua, gli altri nonni di là, le maestre: non si salva nessuno. Solo Marco e Mirco mi capiscono. Solo Diletta mi vuole bene. Voglio andare a vivere con Elena.
Ma poi, che ne sanno loro della dura vita di un bambino medio? Mi mollano là la mattina, tornano a prendermi alle quattro del pomeriggio, e pensano che nel frattempo io abbia fatto poco più che smacchiare leopardi. Quindi chiariamo un paio di cose. Innanzitutto l’aula è piccola, non c’è più l’angolo morbido, e mi tocca fare il topo di biblioteca per prendermi un po’ di privacy dalla masnada urlante. In secondo luogo devo tenere il radar sempre acceso tipo peschereccio che segue i branchi di tonni; ma invece che seguire io devo SCAPPARE dal mio target, tenermi lontano, così non avrà modo di darmi sberle/pugni/spintoni ecc. (la forchettata in faccia dell’anno scorso è bastata, grazie, e la craniata contro il muro di quest’anno è stato un gradito remind). Infine, per quanto io voglia bene alle maestre, questo loro accanirsi nel voler a tutti i costi svolgere il programma didattico mi sembra… come dire… forse ‘sadismo’ è un termine un po’ forte… ecco, ci sono: è una gran rottura di palle.
Impegnarmi, ascoltare, pensare, dare risposte coerenti con quanto è stato chiesto, compiere atti inerenti a quanto viene detto: aò ma mi avete visto, SONO UN PINGUINO! Al massimo posso pattinare sulla pancia.
Quindi vipregovisupplicoviscongiuro, fatemi gigioneggiare coi miei amici, lasciatemi ciucciare il pollice, voglio giocare a cercare l’oro o fingere di decespugliare le aiuole per il resto della mia vita. Non distraetemi dai miei pensieri, non separatemi dal mio amico dito, non costringetemi ad affrontare il principio di realtà, BABABABABABA non vi sento non voglio sentire! Basta lasciatemi stare, altrimenti… altrimenti VI PICCHIO!

Tana dei Panda
bambini si nasce, panda si diventa

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