Nonni

Quando ero meno obnubilata dal sonno constatavo l’invecchiamento dei miei genitori: si scaldavano l’un con l’altro per dettagli minimi e litigavano a lungo, ripetendosi di continuo come neanche Sandra e Raimondo; con gli anni avevano riempito la casa – quella…

Dolce dormire

Altro che “i bambini piccoli mangiano e dormono”. Per Elio il sonno restava un problema, stava molto sveglio di giorno – quindi bisognava intrattenerlo! – dormendo malaccio ed a sbalzi anche la notte; di conseguenza io ero sempre in coma.…

Questa casa è un albergo

Passata la soglia di casa di mia madre, mi son subito rilassata. Prospettiva: una “vacanza” servita ed aiutata in ogni cosa, in ambiente famigliare e quindi più rilassante di un albergo, e con temperature più umane rispetto a casa nostra.…

Casa calda casa

Posto nuovo e strano, luci nuove, ombre nuove. Con me padrona tetta + uomo barbuto. Uomo barbuto: scannerizzazione oggetto, tasto destro –> Crea –> Nuova Cartella –> Salva con nome: Papà. Faccio occhioni, è in mio potere. Tetta. Caldo, sudo.…

Fatalità

Dopo giorni di musi lunghi, psicodrammi e seghe mentali da parte di moglie e madre, venerdi mattina pesiamo di nuovo il pupo e fatalità ha preso peso. Nel primo pomeriggio la pediatra, dopo accurata visita, fatalità conclude che il bambino…

Un alieno alla mia tavola

Casa, finalmente: il proprio letto, il proprio divano, il proprio cuscino da allattamento, cibo in abbondanza (frigo riempito dalla provvida suocera). E caldo, tanto caldo. Ventole sul soffitto, un mega-ventilatore in salotto, si fa come si può – condizionatore no…

Giorni di cacca e di pupù…

…quelli trascorsi in ospedale. Atroci i primi viaggi in bagno, lumachina gobbetta aggrappata all’asta della flebo: la cicatrice del cesareo ululava, la figa peggio che peggio, dolorosissimo dolorosissimo. C’è scappato il pianto di disperazione finché ero chiusa in bagno mentre…

Primi giorni, in ospedale

1. Blub. Movimento. Una luce in fondo al tunnel. Per di qua. Di qua. Si, credo proprio che sia di qua. Ah no, vengono a prendermi loro. Luce, mani, fastidio – respirare. Più che altro fastidio. Ah!, la tetta. Tetta.…