Ho papà tutto per me, da settimane. Mi prepara la colazione, mi porta a scuola ogni mattina, la sera mi coccola e chiacchieriamo e ci raccontiamo un sacco di cose. Non pensavo che l’operazione della mamma scatenasse un tale Paradiso; perché non l’abbiamo fatto prima?
Soprattutto la mattina, quello è il nostro momento. Spariamo cazzate durante colazione, e spariamo cazzate mentre ci vestiamo – sono il campione mondiale di lentezza nello scegliere e infilare i calzini, quante cazzate riusciamo a scambiarci in quel tempo dilatato! Ma specialmente, spariamo cazzate mentre papà mi porta a scuola in auto, con la sua auto.
Il nostro argomento preferito è Manu, cioè Manuele il mio migliore amico nonché compagno di classe. Ci inventiamo un sacco di storie sceme su di lui, tipo:
– compito di matematica, sulle sottrazioni. Io prendo 9, Manu prende 2. “E perché prende 2?!” chiedo io eccitato e ridacchiante, cercando di immaginare che cazzata stia per sparare papà. “Perché invece di fare le sottrazioni sul quaderno, ha sottratto la borsa alla maestra” è la risposta. Oppure:
– religione, interrogazione su Mosé. Io prendo 8, Manu prende una nota sul diario. “Come mai!?” chiedo io mentre soffoco dalla ridarella. “Che ci vuoi fare, non gli veniva in mente chi ha adottato Mosé da piccolo, allora per la rabbia ha bestemmiato”. Oppure:
– italiano, tema sull’Autunno. Io prendo 8, Manu prende 10. Papà mi ha preso in contropiede, “Ma come è possibile che ha preso 10?” chiedo sospettoso. “Perché in realtà quel giorno ha mandato a scuola il suo criceto Alfonso, al posto suo; nessuno si è accorto della differenza e Alfonso ha scritto un tema bellissimo”. Infatti per la Prima Comunione a Manuele hanno regalato un criceto che si chiama Alfonso, che è diventato subito un nuovo personaggio delle nostre storie mattutine.
Papà è una miniera inesauribile di storie sceme su Manu o su Alfonso, e quando la sera torna a ore normali – da quando mamma è convalescente, capita abbastanza spesso – le storie gliele chiedo anche durante la cena. A volte la trama viene condita con abbondanti dosi di cacca e di pipì, altre volte le storie si basano su giochi di parole, altre volte siamo al puro nonsense – queste ultime di solito sono le mie; fatto sta che ci divertiamo come matti. Certe sere mamma si arrabbia, ci chiede di smettere e teme che io vomiti la cena, da quanto parto a ridere senza riuscire più a fermarmi: tutta invida! Anzi, più che invidia sarà gelosia: il babbo è mio e me lo tengo io!